martedì 22 luglio 2008

La produzione di armi in Italia


Luigi Barbato
Fonte: Archivio Disarmo - 08 gennaio 2008
dalla Prefazione di Maurizio Simoncelli

L'industria militare italiana è andata profondamente trasformandosi nel corso degli ultimi anni sia in relazione alle mutate condizioni di mercato, sia ai nuovi assetti internazionali, che richiedono una maggiore capacità di operare su scala globale. Per questo sia negli Stati Uniti, sia in Europa si sono andati costruendo pochi grandi gruppi industriali che operano sinergicamente per massimizzare i profitti, per razionalizzare le strutture produttive e per ridurre i costi. L'Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo, sin dalla sua fondazione, segue con attenzione la produzione militare, conscio della particolare delicatezza della materia anche in relazione alle esportazioni che a volte si sono rivolte verso paesi oggetto di preoccupazione da parte di istituzioni e di organismi internazionali in merito al rispetto dei diritti umani e a situazioni di conflittualità più o meno latente. Il rapporto "La produzione di armi in Italia" di Luigi Barbato intende fotografare questo settore al termine del 2007, cercando di offrire un quadro il più possibile esaustivo sulle diverse società del comparto (assetti produttivi, occupazionali, tecnologici, ecc.). In questa complessa panoramica è opportuno sottolineare come in diversi casi sia rilevabile una produzione duale, cioè con applicazioni possibili sia campo militare, sia in quello civile, che stanno a dimostrare le potenzialità (non sempre sfruttate al massimo) di questo comparto anche nel settore civile (beni culturali, sicurezza stradale, protezione ambientale, energie alternative ecc.).

Note:
I Papers dell'istituto di ricerche Archivio Disarmo sono pubblicato sul sito http://www.archiviodisarmo.it/

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