giovedì 31 luglio 2008

Foro Sociale delle Americhe


In attesa del Foro Sociale delle Americhe, che si svolgerà in Guatemala dal 7 al 12 ottobre, diffondiamo l'appello alla partecipazione dei movimenti latino americani .


L'epoca che stiamo vivendo non potrebbe essere più complessa e sfortunata. Insistere sulle cause ed i loro effetti è concentrarsi sempre sulle stesse cose. Alcune volte per questa disperazione che ci invade, non si parla delle alternative emergenti difronte alle grandi sfide che l'umanità deve affrontare, grazie alla politica economica che ha incatenato al sottosuolo i denominati paesi in via di sviluppo. Risulta, quindi, molto stimolante sapere che ancora c'è molta energia, ottimismo e speranza in ampi settori sociali che non smettono la ricerca delle loro utopie. Probabilmente per qualcuno questi temi non sono una novità. Per altri saranno una perdita di tempo o un'idiozia. Comunque vale la pena di riflettere sul grande vantaggio che può rappresentare l'articolazione dei movimenti sociali nel continente, per poter coordinare le strategie di lotta in opposizione al modello neoliberale che ha portato alla rovina anche i suoi sostenitori. La scorsa settimana si è reso officiale che il Guatemala sarà la sede del III Forum Sociale delle Americhe, che fa parte del Forum Sociale Mondiale, iniziato nel 2001, come espressione della partecipazione cittadina a livello planetario. Questo evento che riguarda tutto il continente, è un ampio spazio di costruzione di strategie che da seguito a due esperienze anteriori celebrate in Ecuador ed in Venezuela, ed è pensata per promuovere il dibattito e lo scambio di esperienze delle lotte che i popoli hanno promosso per affrontare i processi di globalizzazione che "caratterizzano il modello neoliberale". Guatemala unisce una problematica storico-strutturale legata all'oppressione, sfruttamento, razzismo, discriminazione ed impunità, avendo però un percorso di lotta senza interruzioni durante secoli, contro ad enormi conflitti sociali che ci caratterizzano come uno dei paesi con maggiore disuguaglianza nel mondo. Sarà un incontro di gente che sa quello che è, che è convinta della legittimità dei propri reclami. Sono quelli che vengono trascurati, poco ascoltati, che non cercano vendetta ne chiedono ricchezza o indennizzi per i danni causati alle loro comunità. Si riuniranno per accumulare le forze per poter resistere alla povertà, per conquistare l'uguaglianza tra i sessi ed il rispetto della diversità. Si riuniranno per cercare le soluzioni ai molti mali che colpiscono la maggioranza e il nostro pianeta. E' un incontro per condividere i sogni. Il movimento indigeno continentale, uno dei più organizzati e che si caratterizza per la propria resistenza, avrà una partecipazione rilevante nell'evento, che includerà tematiche strategiche come l'acqua, l'equità tra i sessi, l'ambiente e l'energia, le migrazioni, i diritti umani ed il diritto d'informazione. L'Università guatemalteca di San Carlos sarà la sede dove albergherà questo torrente d'inquietudini, dove si realizzeranno conferenze, tavole rotonde, conversazioni ed attività culturali. E' un'opportunità per gli studenti, le organizzazioni sociali ed i mezzi di comunicazione, generalmente così indifferenti e scettici a questi eventi, di deporre la loro sfiducia e di guardare con mente positiva che un altro mondo è possibile.

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