martedì 14 ottobre 2008

Il vero costo degli Agro-Combustibili

Una nuova relazione svela il costo reale degli agrocombustibili in America Latina La rapida espansione degli agrocombustibili in America Latina porta uno scenario di grandi benefici imprenditoriali e di scarsi benefici per la popolazione locale, secondo una nuova relazione presentata dagli Amigos de la Tierra Internacional. Il nuovo studio, intitolato "Fomentando la distruzione in America Latina", riflette gli sviluppi attuali e futuri in vari paesi dell'America Centrale e del Sud, dove la produzione di agrocombustibili sta aumentando in maniera esponenziale per soddisfare i mercati interni e per soddisfare la richiesta di diesel e di benzina dell'Europa e degli Stati Uniti. La relazione mostra come l'aumento delle terre destinate agli agrocombustibili significhi l'aumento della deforestazione e la distruzione di flora e fauna, l'esasperazione dei conflitti della terra, l'espulsione delle comunità rurali, con il conseguente impoverimento delle condizioni lavorative e la contaminazione ambientale. Paul de Clerck, portavoce di Amigos de la Tierra Internacional, ha detto: "Coltivare agrocombustibili su vasta scala in America Latina è assolutamente insostenibile e non aiuta la popolazione locale ne l'ambiente. Gli agrocombustibili portano a far si che le multinazionali agricole, gli speculatori finanziari ed i grandi proprietari terrieri ottengano grandi benefici sulle spalle della popolazione e dell'ambiente". Lo studio evidenzia che: - I prodotti altamente dipendenti dai pesticidi chimici, dai fertilizzanti e dalle grandi quantità di acqua , stanno diventando monocoltivazioni. Queste grandi piantagioni stanno rimpiazzando le altre attività agricole nelle zone delicate come le selve e pianure e danno come risultato la deforestazione generalizzata, oltre a minacciare la biodiversità. - Le condizioni di lavoro sono molto povere, considerate di moderna schiavitù. E' considerato normale l'impiego di lavoratori infantili. La speculazione sui terreni sta portando all'innalzamento dei prezzi della terra e la produzione degli agrocombustibili cancella la produzione alimentare a livello locale. - Si stanno spostando le comunità rurali per lasciare spazio alle piantaggioni, aumentando i conflitti sui diritti della terra in tutti i paesi. La produzione degli agrocombustibili si attua in maniera poco trasparente e democratica, senza nessuna pianificazione sull'uso della terra e in qualche caso con l'utilizzo della violenza e l'implicazione dei gruppi paramilitari. - Le strette connessioni tra affari e politica fomentano i governi che presentano politiche che attraggono le multinazionali agricole, come le detrazioni fiscali, diritti della terra e infrastrutture. Questa stretta relazione implica anche i conflitti d'interesse, la corruzione e i governi che fanno finta di non guardare le attività illegali dei proprietari terrieri e dei produttori. - I grandi produttori, commercianti e investitori vedono come aumentano i loro benefici grazie all'ampliamento delle vendite delle materie prime, investimenti agricoli e guadagni finanziari delle speculazioni terriere. Le multinazionali sono sempre più implicate in tutti i paesi dell'America Centrale e del Sud esaminati in questo studio. - "Il conflitto sociale ed i problemi ambientali si esaspererebbero con gli obiettivi dettai dall'Unione Europea per l'uso degli agrocombustibili. L'espansione delle piantagioni su vasta scala con le coltivazioni per la produzione degli agrocombustibili non è sostenibile. L'aumento della domanda europea di agrocombustibili non può essere una soluzione alle crisi climatiche ed energetiche. La soluzione è ridurre il consumo e risparmiare energia", ha aggiunto Lucia Ortiz, Coordinatrice degli Amigos de la Tierra. - Il Parlamento Europeo vota domani alla Commissione dell'Industria sull'introduzione degli agrocombustibili nell'Unione Europea. Questo obiettivo dato prima per il 10% al 2020, ha avuto una modifica con la votazione nella Commissione di Medio Ambiente lo scorso mese di luglio. Varie organizzazioni ecologiste, di cooperazione e altri collettivi hanno inviato una lettera congiunta agli Eurodeputati spagnoli sollecitando un loro voto negativo. David Sánchez, responsabili dell'agricoltura di Amigos de la Tierra Spagna, ha detto: "Abbiamo bisogno che l'Unione Europea smetta di promuovere una produzione così deleteria. Gli agrocombustibili non sono la soluzione per i nostri problemi climatici ed energetici ed inoltre aggravano i problemi sociali, ambientali e dei diritti umani già esistenti nei paesi del Sud".

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