Su richiesta del governo, il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon si è detto favorevole al proseguimento dei lavori della Cicig, guidata dal giurista spagnolo Carlos Castresana, che ha già prodotto i primi risultati.
Secondo Castresana, “progressi sostanziali” contro le infiltrazioni della criminalità nell’apparato giudiziario statale hanno già portato alla rimozione del Procuratore generale e all’allontanamento dal servizio di 1700 agenti di polizia di 50 commissariati.
Il giurista ha però avvertito che “organizzazioni criminali transnazionali” sono riuscite a penetrare nelle istituzioni di governo, nel settore politico, imprenditoriale e dei mezzi di comunicazione approfittando delle strutture clandestine statali che durante la lunga guerra civile (1960-’96) hanno occultato gravi violazioni dei diritti umani.
Frutto di un accordo tra il governo e l’Onu firmato nel dicembre 2006, nonostante l’opposizione di alcuni schieramenti politici, la Cicig indaga al momento sull’ex-presidente Alfonso Portillo (2000-2004), e 32 militari, tra cui anche quattro ex-ministri della Difesa, per accuse di corruzione.
La Commissione conta 150 funzionari, guatemaltechi e stranieri, e si finanzia con contributi volontari della comunità internazionale che finora ha stanziato l’equivalente di oltre 15 milioni di euro.
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