domenica 26 aprile 2009

Guatemala: altri due anni per la commissione Onu contro l’impunità

l mandato della Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (Cicig), organismo creato sotto l’egida delle Nazioni Unite per combattere la criminalità infiltrata nelle istituzioni statali ed entrato in funzione nel gennaio 2008, è stato prorogato per altri due anni.

Su richiesta del governo, il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon si è detto favorevole al proseguimento dei lavori della Cicig, guidata dal giurista spagnolo Carlos Castresana, che ha già prodotto i primi risultati.

Secondo Castresana, “progressi sostanziali” contro le infiltrazioni della criminalità nell’apparato giudiziario statale hanno già portato alla rimozione del Procuratore generale e all’allontanamento dal servizio di 1700 agenti di polizia di 50 commissariati.

Il giurista ha però avvertito che “organizzazioni criminali transnazionali” sono riuscite a penetrare nelle istituzioni di governo, nel settore politico, imprenditoriale e dei mezzi di comunicazione approfittando delle strutture clandestine statali che durante la lunga guerra civile (1960-’96) hanno occultato gravi violazioni dei diritti umani.

Frutto di un accordo tra il governo e l’Onu firmato nel dicembre 2006, nonostante l’opposizione di alcuni schieramenti politici, la Cicig indaga al momento sull’ex-presidente Alfonso Portillo (2000-2004), e 32 militari, tra cui anche quattro ex-ministri della Difesa, per accuse di corruzione.

La Commissione conta 150 funzionari, guatemaltechi e stranieri, e si finanzia con contributi volontari della comunità internazionale che finora ha stanziato l’equivalente di oltre 15 milioni di euro.

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