sabato 5 dicembre 2009

Sentenza che rende giustizia ai desaparecidos guatemaltechi


Sono passati più di 28 anni dalla sparizione di otto “campesinos” avvenuta in Guatemala durante la guerra civile che ha contrapposto i dissidenti di sinistra alla destra del governo neoliberale. Oggi una sentenza accolta con grande interesse dalla stampa di tutta l’America Latina è stata emessa dal tribunale di Chiquimula, località a 150 chilometri da Città del Guatemala e non lontana dal villaggio in cui gli otto desaparecidos furono visti per l’ultima volta nel 1981: l’ex-colonnello dell’esercito Antonio Sanchez e atri tre paramilitari, giudicati colpevoli per le sparizioni in questione, sono stati condannati a 53 anni di prigione. Furono circa 250.000 le persone, che, tra il 1960 e il 1996, vennero misteriosamente uccise in Guatemala. Un altro atto di giustizia è stato compiuto all’inizio di settembre, quando fu condannato a 150 l’ex-paramilitare Felipe Cusanero, accusato della “sparizione forzata” di sei indigeni tra il 1982 e il 1984.

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