giovedì 28 maggio 2009

Traffico organi: in rete Dna bambini venduti

Mappare il Dna di cuori, polmoni e reni per combattere il traffico internazionale di organi. Si chiama DNA-Prokids (www.dna-prokids.org) ed è un progetto appena presentato dall`Università di Granada (Spagna) che prevede l`identificazione del patrimonio genetico delle vittime e dei loro parenti. Secondo i dati dell`Ufficio della Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) nel mondo sono circa due milioni le persone che cadono nelle mani dei "trafficanti di organi". Per il segretario dell`Onu, Ban Ki-Moon, dopo quello di armi, droga e diamanti, è giunto il momento di inserire tra le priorità la tratta delle persone. I ricercatori spagnoli vi stanno lavorando gia` dal 2004 collaborando con le autorità di Paesi come Guatemala, Messico, Filippine e Indonesia, nei quali ad essere a rischio per la compravendita di organi sono soprattutto i bambini, spesso abbandonati, rapiti o ceduti in cambio di soldi. Per Josè A. Lorente, che guida il programma dell`università spagnola, gli obiettivi da raggiungere sono ``ostacolare il traffico di essere umani, utilizzare l`identificazione delle vittime per il ricongiungimento familiare, raccogliere informazione sugli itinerari e le modalità del reato che possano aiutare il lavoro delle forze di polizia``

Nessun commento: